Titolo: Il grande Rudi
Autore: Francesco Vecchi
Editore: Leone Editore
Collana: Sàtura
Pagine: 320
Prezzo: 12€
Il pugile Rodolfo Quattrociocche è un personaggio
controverso: il pubblico lo ama, ma allo stesso tempo sono in molti a pensare
che sia un venduto. Quando sparisce, le numerose ambiguità del suo passato
tornano a emergere. A indagare su di lui, la giovane e irascibile Eva Fortis,
praticante presso un importante quotidiano sportivo milanese. Per lei, la
scomparsa di Quattrociocche diventerà occasione per riflettere sul rapporto con
gli uomini, tra tutti con il proprio padre, che Eva riuscirà forse a
comprendere solo una volta risolto il mistero sconvolgente che si nasconde
dietro al Grande Rudi.
«Te
lo ricordi l’incidente di Rodolfo Quattrociocche?»
«Certo.»
«Bene, pare che adesso sia sparito.»
«In che senso sparito?»
«Scomparso. Me l’ha detto stamattina un amico che lavora a Mediaset. Loro ci
stavano facendo uno speciale, sai, per quella cosa del ventennale della Dolce
Notte. Non si trova più.»
Rodolfo Quattrociocche è un famoso pugile
italiano amato tanto quanto odiato. Infatti, viene osannato per l’impresa
compiuta a Las Vegas, battendo uno dei pugili più forti del momento, Jason
Davis, che lo ha consacrato campione del mondo. A gettare malignità sul suo
nome c’è la sconfitta subita durante il match di rivincita, che secondo molti
si sarebbe venduto. La giustizia italiana lo dichiara innocente, ma ci sono
molte ombre su questa storia.
A creare ancora più scompiglio c’è la sua
misteriosa scomparsa che avviene a ridosso del ventennale della sua vittoria.
Nessuno ha più notizie del grande Rudi. La moglie pensa che si sia allontano di
sua spontanea volontà, il suo agente deve ritrovarlo per non perdere l’accordo
con Mediaset per uno speciale a lui dedicato.
L’unica a cui sembra importare davvero è Eva
Fortis, giornalista sportiva, che inizia ad indagare sulla scomparsa e sul
passato del suo idolo. Ma chi è davvero Rudi? Cosa gli è successo realmente?
Eva, grazie alla sua determinatezza, riesce a sciogliere tutti i nodi legati
alla vita di questo famoso pugile.
Non
mi vergogno di aver perso, né di avere perso in quel modo. Dicono che Jason
Davis fosse più forte di me anche quando fu sconfitto? In tal caso, a maggior
ragione sono orgoglioso. No, se c’è stato un momento in cui ho perso davvero,
non è stato nel maggio del 1994. È stato dopo: è stato quando mi sono lasciato
trascinare in questo teatrino che è l’Italia. È stato quando ho tentato di
spiegare la mia innocenza a chi non intendeva ascoltarla.
Durante la narrazione, si intrecciano le vite di
due personaggi ben delineati, totalmente diversi ma con una cosa in comune. Da
una parte c’è uno sportivo, Rodolfo Quattrociocche, che vuole riscattare la sua
immagine. Dall’altra c’è la voce narrante, una praticante giornalista sportiva,
Eva Fortis. Entrambi devono fare i conti con una vita che non li appaga del
tutto.
Eva sogna di diventare una giornalista ma deve prima fare i conti con il pregiudizio della redazione in cui lavora: essendo una donna, non viene vista all’altezza del ruolo che vuole svolgere. Perché si sa, c’è sempre questo assurdo tabù secondo cui le donne non abbiano le carte adatte per parlare di sport.
Eva sogna di diventare una giornalista ma deve prima fare i conti con il pregiudizio della redazione in cui lavora: essendo una donna, non viene vista all’altezza del ruolo che vuole svolgere. Perché si sa, c’è sempre questo assurdo tabù secondo cui le donne non abbiano le carte adatte per parlare di sport.
Che cosa ci trova di bello una femmina nello
sport? Me lo hanno chiesto in tanti. Ci trova questo: che ci si può
riconoscere. Lo sport è sempre esagerato.
Con grande forza d’animo e senza sottostare mai
alle volontà degli altri, riesce a tracciare una linea ben definita nella sparizione
e nella vita di Rudi. Nessuno le affida il caso, è lei stessa che vede questa
vicenda quasi come una cosa personale: un po’ per fuggire dalle decisioni
importanti e un po’ perché da piccola era l’unico legame che aveva con il
padre.
Seguiamo le indagini per ritrovare Rudi attraverso gli occhi di Eva: non solo con dialoghi o descrizioni, ma anche con articoli di giornali, parti di una biografia e video utili al fine di risolvere il caso. E il tutto viene narrato con grande tecnica e abilità, tanto da sembrare di star seguendo davvero un programma televisivo.
Seguiamo le indagini per ritrovare Rudi attraverso gli occhi di Eva: non solo con dialoghi o descrizioni, ma anche con articoli di giornali, parti di una biografia e video utili al fine di risolvere il caso. E il tutto viene narrato con grande tecnica e abilità, tanto da sembrare di star seguendo davvero un programma televisivo.
Nel corso del romanzo viene affrontato un tema
importantissimo. Quando si è una celebrità, tra l’essere e l’apparire c’è una
grande differenza e non sempre le due figure combaciano. A creare l’immagine di
un personaggio pubblico non è tanto la persona in sé, ma ciò che gli altri
dicono e scrivono. A volte, bastano parole o gesti mal interpretati o, peggio
ancora, interpretati a proprio piacimento, per condannare una determinata
persona. E Rudi è un uomo che cerca di riscattare la sua immagine denigrata
dalle accuse. È come se ci fossero due personalità diverse, una composta da
Rodolfo Quattrociocche e l’altra dal grande Rudi. E, purtroppo, capita che
bisogna accettare anche la parte di sé che non si vorrebbe per poter realizzare
qualcosa non per il proprio bene, ma per quello degli altri.
Un romanzo che porta a riflettere in più di un’occasione
senza pesantezza.
Che
la dolce notte fosse autentica o no era diventato irrilevante: non era quella
la sua eredità ma ciò che sarebbe riuscito a farci.
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