di
Alessandro Sesto
Gorilla
Sapiens Edizioni
164 pagine | 12,90€
Può la letteratura influenzare la routine
quotidiana? Cos’hanno in comune le vite di un impiegato e di un poeta
maledetto? Perché non bisogna mai dire Adios, Scheherazade? Qual è
il vero significato della manzoniana espressione vile meccanico?
Come mai Leopardi rimpiangeva la vita prima di Facebook, pur vivendo prima di
Facebook?
Sono solo alcuni dei quesiti a cui cercherà di
rispondere l’eroe di questi racconti: un irriducibile amante dei Classici che
proverà a “vivere secondo Letteratura”, cacciandosi suo malgrado in situazioni
surreali ed esilaranti.
Una guida dissacrante e arbitraria alle opere dei
grandi della letteratura.
Moby Dick e
altri racconti brevi è una raccolta fuori da
ogni schema, un insieme di racconti così brevi e piacevoli da poter essere
gustati in qualsiasi momento della giornata.
L’autore con questo libro
dimostra di essere un grande appassionato di classici, di avere grande
conoscenza di una vastità di titoli e di saperli riportare alla vita
quotidiana, analizzando persone o situazioni in modo tutt’altro che pesante. Lasciatemelo
dire, a volte vi sentirete quasi ignorante in materia perché può capitare di
non aver letto qualche titolo menzionato. Ma questo viaggio intrapreso a fianco
del narratore aiuta anche ad accendere la curiosità su opere a cui fino ad
allora non vi siete mai voluti avvicinare. Non solo: i grandi eroi, quelli che
ai nostri occhi sembrano grandi uomini della letteratura non vi saranno mai
sembrati così tanto “umani”.
Con un linguaggio ironico e
mai noioso, Alessandro Sesto ha dato vita a dei racconti molto divertenti che
rendono la lettura scorrevole. È impossibile non divorare questo libro e vi
ritroverete ad averlo finito nel giro di poche ore senza neanche rendervene
conto. I classici sono d’aiuto nella vita di tutti i giorni? Non sempre… e lo
dimostra Moby Dick, il testo richiamato nel titolo, perché il narratore dice di
aver pitturato l’appartamento di indaco anziché di bianco propri dopo aver
letto il capolavoro di Melville.
Volevo pitturare l'appartamento di bianco, ma dopo avere letto Moby Dick l'ho dipinto di indaco, e tutti gli amici entrando dicono: ma che hai fatto? È spaventoso, potevi dargli una mano di bianco, piuttosto.
Un esempio positivo
dell’amore per i classici è che può accumunare chiunque, anche due perfetti
sconosciuti che magari si incontrano solo per un veloce momento nella loro
vita. Seppur con qualche risvolto un po’ violento… e questo è il caso di Adios,
Scheherazade, espressione che è meglio evitare di usare.
Quindi il mio giudizio personale sulla lettura è: può avere risvolti positivi, come inattesi momenti di comunione con estranei, o negativi, tipo botte molto forti in tutte le parti del corpo. Insomma, dipende.
E lo Stalker Stoico? Seneca ai vostri occhi non vi sarà mai sembrato
così tanto rompiscatole! Immaginate una persona che vi dica sempre come
comportarvi e cosa è giusto fare. Ecco cosa fa davvero Seneca con le sue
lettere a Lucilio, che potrebbe non aver gradito poi così tanto riceverle!
Di tanto in tanto,
Alessandro Sesto ci delizia di piani cartesiani e per ogni quadrante ha una
storia da raccontare. Per esempio, abbiamo quello legato alle inclinazioni di
una persona nel racconto Fieri della
vanità. L’asse delle ascisse è l’oggetto dell’interesse, sé e altro da sé,
e quello delle ordinate la forma, conoscenza e azione.
Merita una menzione anche Poeti maledetti. Qui l’autore illustra
le differenze tra la vita di un poeta maledetto e di tutti gli altri. Segue una
divertente tabella divisa per orari: il poeta maledetto si sveglia alle 11.30
dopo sonni tormentati, una persona normale si sveglia alle 7 per andare in
ufficio. E la conclusione della giornata come sarà? Il poeta si dedica alla
visione solitaria di più di un film; gli altri alla vita matrimoniale.
Sono tutti piccoli e brevi
siparietti di vita mista a letteratura che ti strappano più di un sorriso. Situazioni comiche, a
volte quasi paradossali, che tengono compagnia al lettore e lo rallegrano arricchendo il suo bagaglio culturale.
Di recente ho aperto il cuore alla donna che amo più d'ogni cosa, svelandole i miei sentimenti, e lei ha espresso un sorprendente ma chiaro disinteresse. [...] Avrei potuto tacere e andarmene, e forse altri con meno orgoglio lo avrebbero fatto, ma io, sempre assistito dalla letteratura, ho tenuto il campo e le ho fatto notare che le sue affermazioni, seppur rispettabili, contrastano con l'esperienza della celebre scrittrice adolescente Anna Frank.
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