Recensione: "Il patto" di Jodi Picoult - Un lettore è un gran sognatore | Blog di letteratura, storia, cultura, teatro

venerdì 29 gennaio 2016

Recensione: "Il patto" di Jodi Picoult

Titolo: Il patto
Autore: Jodi Picoult
Editore: HarperCollins Italia
Pagine: 573
Prezzo: 14,90€

Fino a quella telefonata alle tre del mattino di una giornata di novembre, i Gold e i loro vicini di casa, gli Harte, sono sempre stati inseparabili. Per ben diciotto anni. Non è stata una sorpresa per nessuno, dunque, quando i loro figli adolescenti, Chris ed Emily, da semplici amici sono diventati qualcosa di più. Ma adesso la diciassettenne Emily è morta - uccisa da un colpo di pistola alla testa sparatole da Chris, in un apparente patto suicida lasciando le due famiglie devastate e alla disperata ricerca di risposte su un gesto inimmaginabile, di due figli che forse non conoscevano bene come credevano. È rimasta una sola pallottola nella pistola che Chris ha preso dall'armadio del padre, una pallottola che secondo la sua versione era destinata a se stesso. Cos'è successo veramente? Un detective della polizia del luogo nutre più di un dubbio sul patto suicida descritto dal ragazzo e inizia un'indagine.


Lui la baciò così lievemente che lei si chiese se lo avesse immaginato. Si tirò indietro lentamente, per guardarlo negli occhi. Poi, lo sparo.

Straziante. La prima parola che mi è venuta in mente appena terminato il libro è stata proprio straziante. Ero molto titubante quando ho iniziato a leggere “Il patto”, soprattutto perché quando in copertina trovi scritto Una scrittrice straordinaria, non sai bene cosa aspettarti... anche se è stato Stephen King a dirlo.
Ma mi sono subito ricreduta: sin dall'inizio vieni catturato e man mano che continui con la lettura ecco che il libro sembra divorarti ed è quasi impossibile riuscire a staccarsi dalle pagine.
Chris e Emily sono nati a 5 mesi di distanza e, sin dalla loro infanzia, sono sempre stati insieme. Nessuno si stupisce quando i due si mettono insieme: è una cosa così naturale e i genitori ne sono felici. I Gold e gli Harte: due famiglie che sembrano quasi fondersi per quanto uniti. Tutto sembra procedere come una vera e propria favola, proprio per questo la telefonata ricevuta quella notte lascia sconvolti tutti: Emily è morta e Chris è in ospedale. Iniziano mesi lunghi per il giovane Harte: colpevole di omicidio di primo grado, lui si difende sostenendo che fosse in atto un patto suicida. Ma cosa è successo davvero quella notte? Chris voleva uccidere Emily o davvero i due volevano suicidarsi? Michael e Melanie Gold e Gus e James Harte si ritroveranno all'improvviso ad essere due estranei: la morte di Emily porterà i quattro amici, così legati, a separarsi per sempre.
Tutto il romanzo ruota intorno a questo interrogativo. Alternando passato e presente, Jodi Picoult ci porta pian piano a scoprire tutto. E anche a dubitare dell'imputato. La Picoult riesce ad esplorare le menti di Chris e Emily in modo magistrale: la sua penna dà vita a due personaggi perfettamente riusciti e ciò è permesso anche dalla parte dedicata al passato. Sono due ragazzi che hanno sempre sentito addosso il peso dei genitori: il voler essere sempre all'altezza delle loro aspettative è fondamentale per loro, soprattutto per Emily. Il loro amore farebbe provare invidia a chiunque: sono in simbiosi e l'uno non può stare senza l'altro. La storia che tutti gli adolescenti vorrebbero avere; un legame così magico che sembra destinato a durare per sempre.

«...Quando io e Em siamo tornati insieme, ho capito che lei non era mai inferiore a come la immaginavo. Se mai, era sempre meglio di come la ricordavo. È questo che penso che sia l'amore» disse piano Chris. «Quando conosci qualcuno al cento per centro, e comunque non cambieresti niente»

Anche se, il lettore arriva a chiedersi... il loro amore è un qualcosa di forzato? Quella storia che apparentemente è perfetta, cosa cela? E forse quando qualcuno si renderà conto di come ci si potrebbe sentire sarà davvero troppo tardi ormai.

«Mammma» chiese, «che cosa devo fare per tornare?»
Melanie sembrava stupita. «Non devi fare niente. Alla fine tornerà da te.»
«Come fai a saperlo?»
«Perché voi due siete fatti l'uno per l'altra» rispose Melanie, poi le diede un bacio sulla fronte e uscì dalla stanza. 
Una caratteristica della Picoult è che durante la lettura riesce a far emergere i sentimenti dei personaggi. Riusciamo a percepire la sofferenza che prova Emily nel corso della sua adolescenza e la sua debolezza, il dolore di Melanie, disperata per la morte della figlia e arrabbiata a tal punto da non credere più ai suoi amici, e le preoccupazioni di Gus, una madre che farebbe di tutto pur di far uscire il proprio figlio di prigione. Ma affiora anche l'indifferenza di James, un padre che tiene più alle apparenze, e la volontà di Michael di credere che Chris non possa aver ucciso la figlia.
E di Chris distinguiamo prima la confusione, poi la rabbia e quasi la delusione di non aver potuto cambiare le cose e di essere stato tenuto all'oscuro di un fatto fondamentale.

La terza parte, secondo me, è la migliore: è dedicata allo svolgimento del processo ma soprattutto alla rivelazione della verità. Con i botta e risposta che avvengono durante le udienze, l'autrice riesce a coinvolgerti e sembra che tu stessa sei seduta lì ad assistere. Immagini la scena, le loro facce ed è come se il tuo sguardo si spostasse dall'avvocato Jordan al procuratore Barrey. E quando arriva il momento di leggere la sentenza, ecco che trattieni il fiato curioso di sapere come andrà a finire. Chris è giudicato colpevole o no?
Unica nota negativa: nonostante tocchi molti temi delicati, ho trovato che l'abuso sessuale sia stato buttato lì tanto per poi lasciarlo quasi a mezz'aria.
Un libro che consiglio a chi non cerca una storia d'amore come le altre, ma una dalle sfumature thriller.

«Ti amo» sussurrò, e in quel momento finalmente capì quello che doveva fare. Quando ami qualcuno, le sue necessità sono più importanti delle tue. Non importa quanto siano inconcepibili quelle necessità, quanto siano assurde, non importa se ti fanno sentire come se ti stessi strappando il cuore dal petto.

VOTO



2 commenti:

  1. Che bella recensione, si vede che ti è proprio piaciuto questo libro!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Detto da te, il complimento è doppio!!! Grazie Glinda :)

      Elimina