Oggi
inauguro una nuova rubrica nata in collaborazione con Vanessa Leone di Leone
Editore.
Vanessa parlerà dei classici firmati Leone Editore e pubblicati nella collana Gemme. E chi ha scelto per il gran debutto? Bram Stoker, conosciuto soprattutto per il romanzo Dracula. Ma esiste anche un capitolo introduttivo tagliato del suo romanzo più famoso e un racconto inquietante…
Vanessa parlerà dei classici firmati Leone Editore e pubblicati nella collana Gemme. E chi ha scelto per il gran debutto? Bram Stoker, conosciuto soprattutto per il romanzo Dracula. Ma esiste anche un capitolo introduttivo tagliato del suo romanzo più famoso e un racconto inquietante…
LA VITA
Abraham “Bram” Stoker (8 novembre 1847 – 20 aprile 1912), scrittore irlandese, è
conosciuto in tutto il mondo per il romanzo Dracula,
uno fra i più famosi romanzi gotici del terrore, ma la sua produzione
letteraria comprende molti altri romanzi e racconti.
Afflitto fin dalla nascita da grossi
problemi fisici che gli impediscono di stare in piedi, vive un'infanzia solitaria fino agli otto anni quando, miracolosamente,
guarisce completamente.
Nonostante potesse finalmente condurre
una vita normale, gli anni della malattia l’avevano segnato a tal punto da
influenzare anche le sue opere letterarie in cui ricorrono spesso due temi
centrali: il sonno eterno e la resurrezione dei morti.
«Credo
di poter dire che, nella mia persona, rappresento la sintesi dell'educazione
universitaria mens sana in
corpore sano.»
Dopo aver conseguito a pieni voti la laurea in matematica
presso il Trinity College di Dublino, fece diversi lavori: domestico,
giornalista e critico letterario e impiegato nell’amministrazione pubblica.
La svolta avvenne nel 1878 quando, dopo aver sposato Florence
Balcombe, si trasferì a Londra e iniziò a dirigere il Lyceum Theatre di
proprietà dell’attore Henry Irving, suo grande amico e confidente.
Grazie a questa collaborazione, Stoker ebbe la possibilità di
conoscere sia James Abbott McNeill Whistler, sia Arhur Conan Doyle e di
viaggiare per il mondo.
OPERE
DRACULA
Caro amico,
benvenuto nei Carpazi. Vi attendo con ansia. Dormite bene
questa notte. Domattina alle tre parte la diligenza per la Bucovina, sulla
quale è stato fissato un posto per voi, Al Passo Borgo sarete atteso dalla mia
carrozza che vi condurrà da me. Spero che il viaggio da Londra sia stato buono,
e che vi sia piacevole il soggiorno nel mio bel paese.
Il vostro amico
Dracula
Come
nasce Dracula?
La figura del conte Dracula si pensa
sia ispirata a Vlad III Principe di Valacchia,
ricordato dalla storia per essere stato particolarmente sanguinario e crudele,
soprattutto verso i suoi nemici a cui riservò terribili supplizi. Stoker venne
a conoscenza di questo personaggio nel 1890 durante un incontro con il
prefessor Arminius Vambéry.
Scritto sotto forma di raccolta di
lettere e brani di diari,
Dracula, considerato
l'ultimo dei grandi romanzi gotici, venne pubblicato per la prima volta nel 1897.
APPROFONDIMENTO SULLA FIGURA DI VLAD III: Dracula. La vera
storia di Vlad III l’impalatore di Matei Cazacu (Mondadori, 2006).
L’OSPITE DI DRACULA
Una volta che ci fummo lasciati la
città alle spalle, gli feci cenno di fermarsi e gli dissi: «Dimmi, Johann, che
notte è?». Si fece il segno della croce mentre rispondeva laconico:
«Walpurgisnacht».
L’ospite di Dracula è un capitolo tagliato del leggendario
romanzo Dracula, scritto insieme al
resto dell’opera ma rimasto fuori dalla versione definitiva perché l’editore
riteneva il testo troppo lungo. Il racconto, che all’interno del romanzo doveva
essere il capitolo introduttivo, venne inserito nella raccolta postuma Dracula's Guest and Other Weird Stories.
Il
cortoromanzo racconta l’arrivo di un inglese in visita a Monaco prima di
partire per la Transilvania. É la notte
di Valpurga, e il giovane si avventura in direzione di un villaggio maledetto
abbandonato.
All’interno del racconto, il
protagonista non viene mai chiamato per nome ma si può facilmente dedurre si
tratti di Jonathan Harker che, nel pomeriggio del 30 aprile, decide di lasciare
l’albergo in cui alloggia per fare una gita nelle campagne circostanti,
completamente ignaro di quello che lo attende. Inutili le raccomandazioni del
proprietario della locanda e del cocchiere Johann, preoccupato e intimorito da
questa richiesta, di non trattenersi fuori città più del necessario e di fare
ritorno prima che faccia buio.
Ma perché tutta questa preoccupazione?
Jonathan non è a conoscenza delle credenze popolari germaniche e quindi ignora
che la notte tra il 30 aprile e il 1° maggio è famosa come la notte di Valpurga,
notte in cui, secondo le credenze popolari, le streghe di ogni regione si
ritrovavano in cima alle montagne per celebrare il Sabba e fare ogni genere di
stregonerie.
La notte di Valpurga, in origine, altro non era che una festa pagana germanica
in cui si festeggiava l’arrivo della primavera, solo in un secondo momento
venne associata al culto demoniaco.
Durante la scampagnata Jonathan viene
incuriosito da un piccolo sentiero laterale e chiede al cocchiere di fermarsi e
insiste per sapere dove conduca, ma il suo compagno di viaggio è sempre più
impaurito e non vuole perdere tempo in chiacchiere. Il giovane inglese decide
di inoltrarsi per il sentiero, scoprendo che poco più avanti è sepolto un
suicida e che poco distante c’è un villaggio maledetto abbandonato, questo non
fa che aumentare la sua curiosità per il luogo.
La situazione si complica sempre di
più: si alza un fortissimo vento, i cavalli iniziano a dare segni di nervosismo
e si sente un ululato.
Johann è ormai nel panico e continua a
ripetere «Walpurgis Nacht! Walpurgis
Nacht!» ma il gentleman britannico è deciso a proseguire a piedi, da solo,
e congeda il cocchiere. Da lì a poco il protagonista si ritroverà in una
situazione che potrebbe costargli la vita, so non fosse che Johann appena rientrato
alla locanda ha avvisato il padrone dell’accaduto, il quale ha subito inviato
un gruppo di soldati a cercarlo e trarlo in salvo. Ma forse, c’era qualcun
altro che sapeva già quello che sarebbe accaduto quella notte e come si sarebbe
risolta… .
L’ospite di Dracula
è un testo ben scritto, la tensione cresce gradualmente pagina dopo pagina
grazie all’atmosfera che Stoker riesce a ricreare attraverso la descrizione
degli ambienti.
Leone Editore ha deciso di inserirlo
nella sua collana Gemme, collana dedicata ai cortoromanzi classici, con il
testo originale a fronte.
LA CASA DEL GIUDICE
Malcolmson, quasi in un brivido di terrore, si
voltò lentamente, e in quel momento iniziò a tremare e fremere come un uomo
colto da paralisi. Le forze sembravano averlo abbandonato e non era in grado di
agire o muoversi, persino quasi di pensare.
Malcolm
Malcolmson si sta preparando per l’esame finale di laurea in matematica e, per
essere sicuro di studiare senza distrazioni, parte alla volta di una cittadina
sconosciuta, scelta a caso guardando l’orario ferroviario. In tre ore di treno
arriva a Benchurch e, dopo una notte alla già tranquilla locanda Al Buon
Viaggiatore, individua un posto ancora più solitario: una vecchia casa
massiccia al momento disabitata, che si dice essere appartenuta a un giudice
particolarmente bistrattato per la sua severità. Nonostante gli abitanti del
posto gli sconsiglino di prendere in affitto quella casa, Malcolm non si lascia
suggestionare dalle dicerie che circolano in città e si rivolge a un agente
immobiliare della zona per affittare la casa per un breve periodo. Dopo essersi
sistemato nel salone principale, il giovane si mette subito all’opera passando
le serate a studiare e a bere tè - molto tè – distratto di tanto in tanto dal
rumore che fanno i topi, ma anche questo non sembra disturbarlo, fino al
momento in cui si accorge che un grosso ratto lo sta osservando con occhi
malefici, gli stessi occhi che ha il giudice nel ritratto sopra al camino.
Malcolm riceve ogni sera la stessa visita ed è sempre più turbato e spaventato
ma cerca di rimanere lucido fino al momento in cui si accorge che i topi hanno
rosicchiato la corda della campana d’allarme che pende nella sala, unico modo
per richiamare l’attenzione in caso di pericolo. Non esiste più una via di fuga
e, al posto del ratto, compare il giudice intenzionato disfarsi del giovane.
Anche
La casa del giudice fa parte della
raccolta postuma Dracula’s Guest and
Other Weird Stories. I
riferimenti al famoso romanzo di Stoker sono diversi, ad esempio
l’intermediazione immobiliare per l’affitto della casa e la preoccupazione
degli abitanti di Benchurch per Malcolm.
La casa del giudice è un racconto carico di suspense che
tiene il lettore incollato fino all’ultima pagina facendogli provare la stessa
inquietudine del protagonista.
In
libreria per Leone Editore, nella collana Gemme, da giugno 2017, con testo
originale a fronte.
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