IL CLUB DELLE VEDOVE
di Ivan Menchell
regia di Silvio Giordani
con Caterina Costantini, Lorenza
Guerrieri, Marina Occhiena, Lucia Ricalzone, Alberto Mancini
Quando anche la scomparsa della persona amata diventa un
pretesto di rinascita… e di amicizia, quella vera: dal 28 novembre al 17
dicembre, al Teatro de’ Servi va in scena IL
CLUB DELLE VEDOVE.
Ada, Camilla e Dora, le protagoniste della commedia in scena al Teatro
dei servi dal 28 novembre al 17 dicembre, sono tre
vedove che decidono di dar vita ad un “circolo” tutto speciale: sede sociale,
il cimitero. Si incontrano infatti, periodicamente, davanti alle tombe dei
rispettivi mariti per onorarne la memoria, ma anche per cercare di dare
un senso alla propria vedovanza e combattere la solitudine.
Viene dall’America “Il club delle vedove”, commedia scritta da
Ivan Menchell e ora riadattata da Silvio Giordanoche ne è anche il
regista. E’ calda ed arguta, ricca di ironia e di battute che sanno essere,
come impone lo stile di Broadway, misurate e frizzanti nello stesso tempo, mai
volgari, sempre in sintonia con la situazione e la psicologia dei personaggi.
Sulla scena tre attrici di eccezione che sanno equilibrare con eleganza verve e
pathos: Caterina Costantini (Camilla), Lorenza
Guerrieri (Dora) e Marina Occhiena (Ada) accompagnate
nella pièce da Lucia Ricalzone (Samantha) e da Carlo
Ettorre (Carlo).
Rappresentata per la prima volta a New York nel 1990, “Il
club delle vedove” (The Cemetery Club) è ormai quasi un classico nel
suo genere. Mette gli spettatori di fronte ad una amicizia sincera tra tre
donne che hanno bisogno l’una dell’altra, che hanno esperienze comuni ma anche
caratteri molto diversi, per molti versi incompatibili. Una è devota alla
memoria del defunto fino al parossismo, un’altra sembra in grado di coniugare
rimpianto e serenità d’animo, la terza, quasi una predatrice, smania per
trovare un nuovo compagno anche per vendicarsi dei numerosi tradimenti del
marito scomparso. L’amicizia però rischia di sgretolarsi quando nel sodalizio
si incunea un affascinante vedovo, Carlo, oggetto di desiderio e di invidia,
che rivolge la sua attenzione verso solo una delle tre, né migliora la
situazione la presenza di una quarta amica, Samantha, che elabora il lutto
passando da un matrimonio all’altro. Il pirotecnico finale, grottesco,
esilarante, patetico ricucirà i multicolori fili del discorso, mostrando come
questa commedia sia capace di fare ridere ma anche di imporre riflessioni sul
modo di affrontare la morte di una persona cara.
“Ogni essere umano, pur avendo grandi capacità di tolleranza
al dolore e alla solitudine, non deve permettere alla morte di spegnere il
sorriso alla vita ed alla speranza; ciò che conta non è essere giovani, ma
sentirsi giovani e le nostre protagoniste avranno il compito di sottolineare
tutto ciò poiché ‘il teatro non è specchio che riflette ma lente che
ingrandisce’ ”, ha spiegato il regista Silvio Giordani
INFO
Teatro de’ Servi | Via del Mortaro 22, Roma
info: 06 6795130www.teatroservi.it
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