L’USO
IMPROPRIO DELL’AMORE
di
Carla Vangelista
HarperCollins Italia
285 pagine | 17€
Hai mai pensato di vivere una vita che non è la
tua? La vita di Guy Gougencourt, parigino quasi cinquantenne, è perfetta. Tutto
è al suo posto e va come deve andare: notaio, figlio di notaio, lavora in uno
studio prestigioso, ha una moglie, due figli, una bella casa e tutte le
settimane va a pranzo dagli anziani genitori. Eppure, ogni mattina Guy si
sveglia con un profondo senso di insoddisfazione. Perché la sua vita perfetta
non l'ha decisa lui, l'hanno decisa gli altri, gli eventi, il caso. Un giorno,
uscendo dalla Gare Paris Saint-Lazare, viene sorpreso da un temporale
violentissimo e si rifugia nel primo taxi che vede. Alla guida c'è una donna.
Grandi occhi scuri, capelli lunghi e disordinati e un profumo inconfondibile di
gelsomino e muschio. Il suo nome è Elodie. Mentre Guy, a disagio, cerca di
mettere una distanza fra sé e quella ragazza che lo turba, volge lo sguardo sul
sedile e vede un libro rosso dalla copertina consunta e con un piccolo fregio
dorato. Ne è irresistibilmente attratto, ma non osa toccarlo. Al momento di
scendere per sbaglio lo porta con sé e durante la sua notte insonne, lo legge
d'un fiato e il contenuto lo colpisce talmente tanto che non può fare a meno di
cercare Elodie. È l'incontro di due persone che abbandonano le maschere che
indossano per scoprire la loro vera natura. Elodie riesce a fare uscire Guy dal
suo guscio e a liberare la sua anima, ma anche se la ragazza sembra libera e
imprevedibile come un temporale estivo è in realtà rinchiusa in un gioco di
ruoli pensato per proteggere il suo cuore e per curare le sue ferite segrete.
Ma l'amore e la libertà hanno un prezzo, e per Guy ed Elodie è arrivato il
momento di pagarlo.
Una sera piovosa di gennaio, mentre un angolo del mio cervello registrava il fatto che presto avrei compiuto cinquant'anni e che più della metà della mia vita era andata, scartai la metropolitana, che con quella pioggia sarebbe stata gremita, ed entrai in un taxi. Al volante c'era Elodie. E da quel momento, niente fu mai più lo stesso.
In un giorno di
pioggia incessante, chi potrebbe immaginare di incontrare una persona capace di
sconvolgere la propria vita? È quello che succede a Guy, un notaio cinquantenne
con una vita alquanto monotona, quando sale sul taxi della trentenne Elodie.
Quella donna gli provoca un certo disagio ma ne resta affascinato. Una volta
tornato a casa, si accorge di aver preso per sbaglio un libro di lei, e proprio
in quel momento inizia per lui una nuova vita. Addio a quelle cose abitudinarie
a cui era costretto, ai dialoghi quasi pre impostati con la moglie, ai giovedì
passati a casa dei genitori. Guy si ritrova coinvolto in un vortice passionale
con Elodie, in un gioco erotico in cui lei è la padrona e lui il sottomesso.
L’uso improprio dell’amore richiama quindi un tema molto in voga, quello della
dominazione sessuale. Ma Carla Vangelista riesce a trattarlo in un modo
delicato, senza essere mai volgare e, inoltre, ribalta gli schemi ponendo la
donna come dominatrice.
I due
protagonisti sono ben caratterizzati e non potrebbero avere vite più diverse:
quella di lui è totalmente grigia e piatta, lei invece ha paura a legarsi
perché troppe volte ha dovuto dire addio nella sua vita. Ma Elodie rappresenta
un’ancora di salvezza per Guy perché lo aiuterà a svestirsi di quella maschera
che aveva tenuto su fino a quel momento, a godersi la vita appieno. Guy cresce, matura: è l’emblema dell’uomo che
ha paura a ribellarsi al sistema e può essere un esempio per chiunque si sente
in catene nella sua stessa vita. Anche a cinquant’anni ci si può liberare di
una vita imposta da altri e ricominciare a vivere. Elodie aiuta Guy, ma non lei
stessa a superare quelle paure che la accompagnano sin dall’infanzia. Ed è
proprio il suo carattere troppo perfettino a volte e le sue scelte poco
condivise che portano il lettore a non entrare in sintonia con lei.
«Guy... il suo collega adesso è in qualche regno incantato che noi per ora non possiamo raggiungere. Ma lei è vivo. Domani mattina quando si sveglia si guardi allo specchio e sorrida. Senta la vita e si sorrida. Farà questo per me?»
È un romanzo
dal sapore agrodolce, non aspettatevi la classica storia d'amore strappalacrime e sdolcinata. L’amore che
vivono i due è intenso e passionale, un amore che aiuta, in parte, a superare i
propri limiti. Ma è anche un amore che mette paura, che spoglia di ogni
sicurezza lasciando i protagonisti in balia di mille domande.
L’uso improprio dell’amore lancia un messaggio chiaro: nella vita bisogna
lasciarsi andare, nessuno deve permettersi di prendere scelte al posto nostro o
imporci come vivere. Dobbiamo trovare tutti il coraggio di Guy, con o senza una
Elodie disposta a farci rinascere.
Alla fine della
lettura ci si pone una sola domanda: “è davvero così effimera la felicità?”.
«E credi che il gioco ti difenderà? Non mi sembra che l'abbia fatto, a giudicare dalla tua storia.»«Sono stata disattenta. Non succederà più.»Lui beve il tè in silenzio per qualche minuto. «Ti confiderò un segreto, piccola Elodie. Il gioco non dura per sempre. Il gioco mostra la corda. L'abitudine soffoca anche lui.»
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