Oggi sul blog
ospito una tappa del blogtour dedicato al libro di Giulia Ciarapica, “Book
Blogger, scrivere di libri in rete: come, dove, perché”. La tappa prevedete un
guest post scritto dall’autrice stessa. Prima di lasciarvi alle sue parole,
qualche informazione sul libro che vi consiglio di prendere.
E non perdetevi le altre tappe!
BOOK BLOGGER, SCRIVERE DI LIBRI IN
RETE: COME, DOVE, PERCHÈ
di Giulia Ciarapica
di Giulia Ciarapica
Franco Cesati Editore
144 pagine | 12,00€
144 pagine | 12,00€
Chi è il book blogger e cosa fa? Cosa significa oggi fare critica letteraria 2.0? Il libro di Giulia Ciarapica propone un percorso attraverso i diversi modi di raccontare i libri in Rete: dal blog ai social network e YouTube, tutti gli strumenti sono utili per parlare di letteratura e per farlo in modo originale, fresco, ironico e creativo. Senza dimenticare però che dietro ogni blogger c'è prima di tutto un lettore, che ogni giorno si informa, confronta testi e cerca di trasmettere la propria passione al pubblico (piccolo o grande che sia) con un linguaggio chiaro e semplice. Partendo dai ferri del mestiere e dalla scelta dei testi, passando per le fasi della recensione e i relativi stili, senza lesinare consigli pratici e di lettura, Book blogger ci conduce alla scoperta di un mondo in grande fermento, provando anche a tracciare una mappa per orientarcisi: dai primissimi portali e lit-blog italiani alle ultime tendenze sui social, per arrivare ai siti contemporanei più attivi e seguiti e al fenomeno degli youtuber.
A cura di Giulia Ciarapica
Se un anno e
mezzo fa mi avessero detto che l’8 febbraio 2018 avrei pubblicato un libro sul
mio lavoro, mi sarei fatta sicuramente una grande risata e avrei esclamato “Non
ci siete tanto con la testa!”. E invece è tutto vero, anche se a volte non mi
sembra possibile.
Book blogger.
Scrivere di libri in Rete: come, dove, perché nasce da un’idea di Franco Cesati
Editore, ma prende forma soprattutto da un’esigenza – come ho detto più
volte – una necessità che era quella
di fissare nero su bianco la validità
effettiva di quello che oggi è un nuovo mestiere: il book blogging.
Il Web pullula
di blog (lit-blog, food-blog, fashion-blog, e chi più ne ha più ne metta) ma è
anche vero che, nel mare magnum della
Rete, alle volte si rischia di perdere la rotta e di imbattersi in siti
“manchevoli”: le mancanze possono essere tante e di vario tipo, dalla
sciatteria della forma alle sviste più sostanziali, fino ad arrivare alla dimenticata
cura del dettaglio. Un blog è fatto di tante cose, e un book blogger dovrebbe
non solo essere a conoscenza del fatto che, proprio perché la “concorrenza” (in
senso positivo, ovviamente) è tanta, bisogna in qualche modo formarsi prima di arrivare a gestire un
blog che, nel tempo, si guadagni quella giusta e meritata dose di fama e credibilità.
Non è un lavoro
semplice, questo. Lo sanno tutti coloro che un lit-blog lo posseggono, lo
curano ogni giorno arricchendolo di nuovi post, recensioni, interviste. Sono
tanti i book blogger seri e competenti,
proprio come coloro che hanno deciso di intraprendere questo progetto ambizioso
come il blog tour. Ma credo anche che, soprattutto per chi naviga nel buio e
vorrebbe iniziare a muoversi in questo mondo, un libro come Book blogger possa essere una piccola,
iniziale, assolutamente non pretenziosa “guida”, per cominciare a mettere mano
al magico mondo della promozione (a tutto tondo, s’intende) della lettura
online.
Scriverlo è
stato sì molto divertente, ma anche faticoso, perché a volte risulta difficile
spiegare a qualcun altro ciò che a noi viene naturale. Cerco di spiegarmi
meglio. Ogni blogger ha un suo metodo di
lavoro – dalle fasi di lettura del libro, all’analisi dei singoli elementi,
alla stesura dell’articolo, fino ad arrivare alla condivisione sui social – e
dato che si tratta di un mestiere nuovo,
assolutamente in corsa e soprattutto in crescita – dunque anche in via di
definizione – è importante offrire dei consigli sulla base di ciò che
secondo noi è giusto (o che a nostro avviso è più fruttuoso perché noi stessi
vi troviamo giovamento). Questo non significa che tutti i miei suggerimenti, ad
esempio, siano oro colato, anzi. Altri illustri colleghi, magari, si muoveranno
in modo differente e avranno, probabilmente, risultati migliori dei miei. Ma
ciò che ho voluto fare non è stato altro che provare a comunicare –
ragionandoci su, riflettendo bene su tutte le fasi, perché per quasi ogni
capitolo, in seconda e terza lettura, ho dovuto aggiungere dei passaggi
importanti che, ad esempio, io davo per scontati. Ecco perché vi parlo di
un’operazione tutto sommato difficile. Ciò
che a me viene naturale, per qualcun altro magari non è così scontato, e
viceversa – ad un pubblico vasto, di età variegata, un metodo di lavoro, un
approccio individuale (il mio), a confronto con quello altrui (il libro è pieno
di esempi – dai blog agli account
social di chi seguo, leggo e ammiro).
Credo che la
parte migliore di questo magnifico viaggio
– culturale, letterario, artistico, scientifico, filosofico, in pratica tutta
la nostra vita – sia non solo mettersi in gioco, ma imparare a comunicare e a sfruttare tutte le
tecnologie che abbiamo a disposizione per conoscere,
apprendere, soddisfare la nostra curiosità
di esseri umani, curiosità che, quotidianamente, viene alimentata dalla passione e dall’entusiasmo.
Perché,
diciamolo, il nostro è davvero un lavoro bellissimo. E io mi sento molto
fortunata.
... ma è bellissimo! Lo sto leggendo anch'io e lo trovo davvero molto serio e approfondito, accurato. Peccato non aver saputo prima del Blog Tour, avrei partecipato volentieri!
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