Ti andrebbe di parlarci più da vicino del tuo
lavoro?
Eh...una parola...ovvero...in una parola? Il mio lavoro è di fatto un continuo impegno h24, giornalistico ed organizzativo: fondamentali sono COMUNICAZIONE, DIPLOMAZIA ed il famoso detto “stare sempre sul pezzo“. Contattare i protagonisti degli eventi, prendere materiale e inviare alla stampa con una tempistica giusta ed efficace.... e poi tanta, tanta IMPROVVISAZIONE e SPIRITO D'INIZIATIVA.
Tre
requisiti che, a tuo parere, deve avere un comunicato stampa per essere
accattivante.
SINTESI-CHIAREZZA-CENTRATURA DELL'ARGOMENTO.
Qual
è la più grande soddisfazione che hai avuto?
Nasco come attrice, una laurea in lettere e filosofia, ed ho imparato questo mestiere studiando di notte per 6 mesi. Q uesta è già la mia più grande soddisfazione. Poi il resto viene da sé… Non mi avvicino neanche minimamente a chi magari con una laurea giornalistica lo fa da tempo, ma sopravvivo e macino dalla mattina alla sera. Non mi risparmio... e aspetto.
E
la più grande sfida che hai dovuto affrontare?
La grande sfida.... è tutt'ora aperta: il confronto dialettico con le compagnie, con la stampa, con chi “diffida e non si fida”... GIUSTAMENTE… la grande sfida è giornaliera ed è OTTENERE per le persone per cui lavoro, il MEGLIO.
Al
giorno d’oggi, Internet e i social media svolgono un ruolo predominante. Com’è
cambiato il lavoro dell’addetta stampa nella nostra era?
Io ho iniziato a lavorare per fortuna attraverso i social media ed internet e ovviamente essendo un lavoro di estrema forma di comunicazione sono necessari, e facilitano: certo bisogna farne un buon uso, o diventano controproducenti.
Il
teatro, così come la cultura in generale, viene molto spesso messa ai margini
in Italia. Purtroppo, sono molti gli italiani che snobbano il teatro e che
preferiscono tutt’altra attività. Qual è il tuo pensiero a tal proposito?
Ho imparato a non farmi più pensieri a tal proposito: io lavoro come attrice da quando ho 15 anni e ora anche come addetta stampa, ovvero sto dall'altra parte. Purtroppo, il sistema culturale italiano non è sostenuto e consigliato a dovere, a differenza di molti Paesi in Europa, dove addirittura la Storia del Teatro è materia di studio a scuola: quindi il nostro è un limite Nazionale Generale a prescindere. Inoltre, spesso l'offerta non è accattivante. Indi per cui facciamoci anche noi delle domande…
Dato
che il blog parla anche di libri, qual è secondo te il libro che non dovrebbe mancare
nella libreria di un gran lettore?
Ah bè....aiuto: DOMANDA assai difficile. Sembrerò banale....ma nella mia esistenza io ogni tanto ho sentito la necessità di rileggermi I PROMESSI SPOSI di Alessandro Manzoni. Ogni capitolo ha una storia di vita vera, semplice e quotidiana... l'esistenza di tutti i giorni, per Tutti, che parla a Tutti... in questi giorni per esempio mi sono riletta tutta la parte sugli untori. La vita ai tempi della peste., come sopravvivere... più attuale di così.
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