Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo
presenta
ALESSIO BONI SERRA YILMAZ
in
DON CHISCIOTTE
adattamento di FRANCESCO NICCOLINI
liberamente ispirato al romanzo di Miguel de Cervantes Saavedra
drammaturgia di Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Marcello Prayer e Francesco Niccolini
con
MARCELLO PRAYER
e
FRANCESCO MEONI - PIETRO FAIELLA - LILIANA MASSARI - ELENA NICO
ronzinante BIAGIO IACOVELLI
scene Massimo Troncanetti
costumi Francesco Esposito
luci Davide Scognamiglio
musiche Francesco Forni
regia
Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Marcello Prayer
Portare sul palco un’importante opera della letteratura mondiale come il Don Chisciotte è una sfida tutt’altro che facile.
Fino al 30 gennaio, il Teatro Manzoni vedrà in scena un riadattamento teatrale ben riuscito dell’opera di Cervantes, il Don Chisciotte di Alessio Boni, Roberto Aldorasi, E Marcello Prayer.
Inizio caratterizzato da tinte enigmatiche, con le prime battute che mettono subito in evidenza il tema dominante di tutta l’opera, la pazzia. Infatti, Don Chisciotte (Alessio Boni) si ritrova a lottare con un falso se stesso che si è appropriato della sua vita. Iniziano così le gesta del cavaliere errante più famoso, non tanto eroiche ma decisamente folli. Ad accompagnarlo, c’è il suo fidato scudiero, incontrato per puro caso, Sancho Panza (Serra Ylmaz).
Coppia molto affiatata quella formata da Alessio Boni e Serra Yilmaz, che con la loro bravura riescono ad incantare il pubblico. Sono uno l'antitesi dell'altro, ma è proprio questo a rendere questa coppia strabiliante.
Don Chisciotte è un sognatore, Sancho Panza è una persona più razionale, che sogna di governare un’isola un giorno. Ma il legame che si viene a creare tra i due è davvero forte, e i due attori riescono ad esprimere al meglio quest'amicizia creatasi tra i personaggi da loro interpretati.
Alessio Boni vive completamente il personaggio di Don Chisciotte, grazie alle sue doti recitative riesce a dar mostra della follia del cavaliere con le sue avventure. L'attore riesce anche a rendere Don Chisciotte un uomo come tutti noi, che altro non vuole che combattere per ciò in cui crede e che per amore sarebbe disposto a tutto.
Magistrale interpretazione anche quella di Serra Ylmaz, che riesce benissimo a rendere l'umorismo che caratterizza il suo personaggio, grazie alle sue battute e alle sue espressioni facciali. Pur essendo un semplice contadino, Sancho Panza è un uomo dotato di grande intelligenza. Più realista rispetto al suo padrone, non perde mai occasione di riprendere Don Chisciotte e le sue fantasie. Il suo unico obiettivo è quello di diventare un governatore di un’isola, motivo che lo spinge a inseguire il cavaliere, ma nonostante questo diventerà un amico fidato e l'unico che lo sprona a ricominciare il suo viaggio alla ricerca dell'amata.
Oltre alla bravura dei due attori principali, merita una nota di menzione anche Ronzinante, il cavallo di Don Chisciotte. Non immaginatevi una semplice ricreazione di un fantoccio a forma di cavallo, ma un’eccellente realizzazione del quadrupede mossa dal suo interno da Biagio Iacovelli che riesce a ricreare perfettamente le movenze e i nitriti dell'animale.
A far da sfondo alle gesta del cavaliere errante e del suo scudiero c'è una scenografia essenziale ma d'impatto: cambia di continuo grazie anche a dei tendoni neri che vengono abbassati e alzati di tanto in tanto per dar modo di rivelare nuovi scenari.
Inoltre, non tutti i personaggi sono reali, alcuni sono ricreati su carta. E ciò dà allo spettacolo una sfumatura onirica, rendendolo visionario: l’avventura di Don Chisciotte si fonde con la fantasia, con il sogno. Don Chisciotte è così folle, così preso dalle sue sicurezze, da non riuscire a distinguere ciò che è vero e ciò che non lo è. Come i mulini al vento, scambiati per dei giganti.
D'effetto anche il gioco di luci e suoni, che accompagnano ogni scena rendendola ancora più suggestiva.
Durante la rappresentazione, c’è una domanda che viene spontanea farsi… Chi stabilisce chi sia davvero pazzo?
Don Chisciotte è un uomo sì impazzito, ma anche un uomo determinato che vuole a tutti i costi raggiungere i suoi sogni. E lui ci crede davvero, anche quando ha tutti contro. Nella sua pazzia, riesce quasi ad essere lucido nel perseguire i suoi obiettivi.
E tutti noi, in fondo, dobbiamo essere un po' Don Chisciotte dentro di noi, dobbiamo sempre inseguire i nostri sogni e i nostri obiettivi, nonostante gli impedimenti che possiamo trovare.
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