Inganno d'onore
di Linda Bertasi
GIUGNO - 1815 Ana O’Connor - una cascata di boccoli rossi come il fuoco, occhi verdi come le praterie d’Irlanda e una croce celtica al collo – è la figlia di Lord Galway. Fiera e ribelle, aborrisce tutto ciò che è convenzione e non vuole trovare marito.
Non è dello stesso avviso il suo aitante fratello che la sta conducendo al ballo della duchessa di Richmond. Pesanti debiti gravano sulle spalle degli O’Connor, e l’unico modo per risollevarsi è accasarsi.
Al ricevimento, Ana conosce l’ufficiale Mark Fraser: occhi e capelli neri come le piume di un corvo, un sorriso strafottente e lo sguardo malinconico di un uomo che non ha nulla da perdere.
La battaglia di Waterloo alita loro sulle spalle e il fugace incontro sembra destinato a scolorire nell’oblio, ma il fato sceglie sempre percorsi inaspettati.
Tra viaggi in Europa e misteriose imprese, segreti inconfessati e un passato che sembra riecheggiare di promesse inespresse, la storia di un uomo d’onore e di un’indomita irlandese, dove niente è come sembra, e la verità si nasconde sotto le pietre di una terra battuta dal vento ribelle.
Non sopportava il proprio dono, lo rifuggiva e ne aveva paura. Forse per questo non voleva sposarsi, innamorarsi. Aborriva conoscere il futuro. Le impediva di vivere, di respirare, di sognare.
Linda Bertasi ritorna con un nuovo romanzo, un regency, Inganno d’onore, che fa parte della serie La Confraternita dei Leoni.
È il 15 giugno 1815 e, durante un ballo organizzato dalla duchessa di Richmond, Lady Ana O’Connor e il conte Mark Frederik Fraser si conoscono. Il conte cerca le attenzioni di Ana, ma lei non è molto intenzionata a dar confidenze.
I due, però, sono destinati a ritrovarsi in più occasioni: e ogni volta si sfiorano e si allontanano, come se il loro fosse un amore difficile da vivere. Riusciranno a far prevalere i loro sentimenti e a lasciarsi andare?
Linda Bertasi ancora una volta conferma le sue abilità nel dar vita a una storia affascinante con una protagonista ben caratterizzata: Ana è una donna forte e determinata, anticonvenzionale, di origini irlandesi e molto attaccata alle sue origini. Ha un dono che la contraddistingue da tutte, quello di saper vedere il futuro. E, proprio perché intimorita da questo suo dono, ha paura di innamorarsi… finché non conosce Mark. Un uomo misterioso e tormentato da un segreto che lo porta a cercare vendetta.
L’autrice riesce a inserire perfettamente le vicende che coinvolgono Ana e Mark in un contesto storico ben definito. E non lo fa limitandosi a fornire al lettore semplici date o eventi, ma lo fa narrandoci e spiegandoci quanto accaduto in quel periodo, con nomi e fatti ben precisi e con note molto dettagliate. Ed è proprio questa una caratteristica della Bertasi: la minuziosa ricostruzione storica che si fonde perfettamente a quanto c’è di fittizio.
Nota di merito anche alle descrizioni.
In un’altra recensione, avevo definito lo stile della Bertasi poetico. E confermo questa definizione, perché l’autrice riesce a descrivere così bene luoghi, personaggi, abbigliamenti, che quasi ti incanta. Il suo lessico ricercato si rispecchia perfettamente nel periodo narrato.
Bellissime anche le narrazioni artistiche a Roma e Ferrara, due città in cui si troverà Ana nel corso del romanzo.
Un romanzo che consiglio di leggere a chi cerca una storia d’amore con un’ambientazione storica accurata, capace di farvi sognare e di trasportarvi indietro nell’800.
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